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Il presidente Mazón ha completamente ignorato i rapporti dell'Agenzia Meteorologica Statale
- 3 novembre 2024
La mattina di martedì 29 ottobre, il “presidente” della Generalitat Valenciana, Carlos Mazón , ha dimostrato una mancanza di reazione adeguata all'imminente catastrofe che si stava avvicinando. Sebbene l' Agenzia Meteorologica Statale (Aemet) abbia lanciato l'allarme con un avviso rosso alle 7:36, avvertendo del "pericolo estremo!", Mazón ha continuato con la sua solita agenda, organizzando eventi e incontri estranei alla tragedia.
Alle 8:53, attraverso il suo account su X , il presidente ha invitato alla cautela sulle strade e ha esortato la popolazione a seguire le istruzioni delle autorità. Nel suo messaggio ha condiviso un tweet dell'Emergenza 112 sull'allerta rossa, raccomandando di evitare di guidare se non necessario.
Alle 9, Mazón ha presieduto la sessione plenaria del Consell, mentre l'Aemet continuava a mettere in guardia sul pericolo "importante" e addirittura "estremo" in diverse regioni valenciane. Alle 10:45 ha partecipato a un evento per presentare la certificazione di sostenibilità turistica di Aenor al Palau de la Generalitat, mostrando il protocollo di sostenibilità come una priorità nonostante il clima catastrofico.
Alle 11:41 l'Università di Valencia ha sospeso le lezioni e anche più di venti scuole hanno adottato la stessa misura. Alle 11:50, la Confederazione Idrografica di Júcar (CHJ) ha annunciato lo straripamento dei burroni e la significativa esondazione del fiume Magro, evidenziando la gravità della situazione.
Nonostante gli evidenti pericoli, verso mezzogiorno, Mazón si è recato nella sede della Direzione Generale della Sanità Pubblica per presentare la Strategia di Salute Digitale della Comunità Valenciana, un eufemismo per una misura che mirava a modernizzare il sistema sanitario attraverso le nuove tecnologie, ignorando il clima crisi che ha colpito la loro regione.
Giunto al Palau de la Generalitat, poco prima delle 13, è uscito per dichiarare che "per il momento non ci sono prove di lesioni personali a quest'ora del mattino", il che contrastava con le notizie di inondazioni e disastri in vari luoghi.
In un messaggio registrato alle 13:14, Mazón ha precisato che, secondo le previsioni, il temporale si sposterà verso la Serranía de Cuenca e che l'intensità diminuirà nella Comunità Valenciana. Curiosamente, questo messaggio è stato successivamente cancellato.
"Le nostre truppe sono fantastiche e quindi è consigliabile seguire le istruzioni che ci sono state date", ha commentato Mazón, nonostante 50 minuti prima il suo governo avesse comunicato l'esistenza di un'allerta idrologica, contraddicendo le sue stesse dichiarazioni.
Intanto, alle 13,45, Mazón aveva programmato un incontro con i rappresentanti sindacali per discutere i bilanci 2025, il che dimostra una disconnessione con la reale situazione di emergenza che si viveva davanti alla sua sede.
Al contrario, il Consiglio provinciale di Valencia, sotto la presidenza di Vicente Mompó , ha preso decisioni più proattive mandando a casa i suoi lavoratori alle 14:00. L'emergenza stava già diventando evidente, e i media riferivano del rischio estremo alla televisione regionale À Punt.
Intorno alle 15:00 sono state segnalate forti inondazioni a Utiel e poco dopo, alle 16:30, nella città è stata attivata l' Unità Militare di Emergenza (UME) . Questa è stata una risposta tardiva che ha mostrato l’entità della crisi.
Il Ministro della Giustizia e dell'Interno, Salomé Pradas , ha organizzato intorno alle 17:00 una riunione del Centro di Coordinamento Operativo Integrato (Cecopi) per gestire la situazione. Tuttavia, l’allarme automatico Es-Alert è stato inviato solo alle 20:12, quando molti erano già intrappolati o, peggio ancora, avevano perso la vita a causa dell’alluvione.
La comunità valenciana ha subito gravi conseguenze a causa della mancanza di una risposta rapida ed efficace all’allarme dell’Aemet.
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